AUMENTATA LA DOTAZIONE FINANZIARIA DEI VOUCHER PER L’INNOVATION MANAGER

I “voucher per consulenza in innovazione” sono una misura che, in coerenza con il Piano nazionale “Impresa 4.0”, sostiene i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali, in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali ed organizzativi dell’impresa.

Possono beneficiare di tale agevolazione le imprese operanti su tutto il territorio nazionale che risultino possedere, alla data di presentazione della domanda ed al momento della concessione del contributo, i seguenti requisiti:

  1. qualificarsi come micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  2. non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  3. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  4. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  5. non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  6. non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa, composte da un numero non inferiore a tre PMI, in possesso dei requisiti descritti, purché il contratto di rete configuri una collaborazione effettiva e stabile e sia caratterizzato dagli elementi di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto del 7 maggio 2019.

Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente ed inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

Per manager dell’innovazione qualificato ed indipendente si intende un manager iscritto nell’apposito elenco costituito dal Ministero dello sviluppo economico oppure indicato da una società iscritta nello stesso elenco e che risulti indipendente rispetto all’impresa od alla rete che fruisce della consulenza specialistica.

La consulenza deve essere finalizzata ad indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più tra le seguenti tecnologie:

  1. big data e analisi dei dati;
  2. cloud, fog e quantum computing;
  3. cyber security;
  4. integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  5. simulazione e sistemi cyber-fisici;
  6. prototipazione rapida;
  7. sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  8. robotica avanzata e collaborativa;
  9. interfaccia uomo-macchina;
  10. manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  11. internet delle cose e delle macchine;
  12. integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  13. programmi di digital eting, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  14. programmi di open innovation.

Le richieste di agevolazione pervenute da parte delle imprese, per un ammontare complessivo di finanziamenti necessari pari a circa 95 milioni di euro, sono risultate abbondantemente superiori alla dotazione finanziaria iniziale di 50 milioni di euro. Così, il 15 gennaio 2020 il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto che aumenta la dotazione finanziaria di circa 46 milioni di euro.

È dunque ancora possibile cogliere l’opportunità di una trasformazione tecnologica e digitale, obiettivo che oggigiorno risulta essere un fattore competitivo determinate.